GROSSETO – Sono 14 gli ospedali italiani che figurano nella classifica *World’s Best Hospitals *della rivista “Newsweek”, che ogni anno mette in fila i 250 migliori istituti ospedalieri al mondo. Il giornale statunitense, a dire il vero, prima della graduatoria mondiale ne stila 30 per altrettanti paesi, selezionati in base a molteplici fattori di comparabilità, come tenore di vita, aspettativa di vita, popolazione, disponibilità dei dati.
Tra gli ospedali italiani, al primo posto c’è l’ospedale metropolitano Niguarda di Milano, che totalizza il punteggio più alto e si piazza 37esimo nel ranking mondiale. A breve distanza il Policlinico Gemelli di Roma (44esima posizione) e l’ospedale San Raffaele (54° posto).
Ma un riconoscimento tutto sommato lusinghiero – nella classifica nazionale – lo ottiene anche l’ospedale Misericordia di Grosseto, quinto in Toscana (57° in Italia), dietro all’Azienda ospedaliera universitaria pisana, l’ospedale San Donato di Arezzo, il San Giuseppe di Empoli e l’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze. Un eccellente piazzamento perchè le strutture ospedaliere in Italia sono oltre mille tra pubblico e privato.
La classifica si basa su un ampio processo di valutazione, tra cui un sondaggio online di migliaia di medici, direttori di ospedali e operatori sanitari, dati sull’esperienza dei pazienti, parametri di qualità ospedaliera e i cosiddetti prom, i questionari standardizzati e compilati dai pazienti per misurare la percezione della qualità della vita. Attenzione, però, perchè un punteggio di 90 nel paese A non significa necessariamente che questo ospedale sia migliore di uno con punteggio di 87 nel paese B. Insomma, i criteri per la scelta di un ospedale devono essere molteplici ed è meglio basarsi anche anche su altre informazioni disponibili e, quando possibile, su una visita preliminare al centro di cura.
Tra gli ospedali italiani, al primo posto c’è l’ospedale metropolitano Niguarda di Milano, che totalizza il punteggio più alto e si piazza 37esimo nel ranking mondiale. A breve distanza il Policlinico Gemelli di Roma (44esima posizione) e l’ospedale San Raffaele (54° posto).
Ma un riconoscimento tutto sommato lusinghiero – nella classifica nazionale – lo ottiene anche l’ospedale Misericordia di Grosseto, quinto in Toscana (57° in Italia), dietro all’Azienda ospedaliera universitaria pisana, l’ospedale San Donato di Arezzo, il San Giuseppe di Empoli e l’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze. Un eccellente piazzamento perchè le strutture ospedaliere in Italia sono oltre mille tra pubblico e privato.
La classifica si basa su un ampio processo di valutazione, tra cui un sondaggio online di migliaia di medici, direttori di ospedali e operatori sanitari, dati sull’esperienza dei pazienti, parametri di qualità ospedaliera e i cosiddetti prom, i questionari standardizzati e compilati dai pazienti per misurare la percezione della qualità della vita. Attenzione, però, perchè un punteggio di 90 nel paese A non significa necessariamente che questo ospedale sia migliore di uno con punteggio di 87 nel paese B. Insomma, i criteri per la scelta di un ospedale devono essere molteplici ed è meglio basarsi anche anche su altre informazioni disponibili e, quando possibile, su una visita preliminare al centro di cura.