GROSSETO – Erano riusciti a far credere a un migliaio di persone che per ottenere il permesso di soggiorno per protezione internazionale avevano bisogno di un certificato di residenza o di cessione di un fabbricato per il domicilio. E così si erano messi a vendere documenti non solo inutili, ma anche falsi, che vendevano per somme che andavano dai 150 ai 750 euro. Un giro d’affari che è stato scoperto dalla Digos e che ha portato al rinvio a giudizio per cinque persone, accusate di aver truffato un migliaio di stranieri.
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