GROSSETO – Una grossetana era stata licenziata con un messaggio Whatsapp dal datore di lavoro mentre era in vacanza. Una modalità che il tribunale di Grosseto ha giudicato illegittima e ha disposto così il ritorno della lavoratrice nel posto di lavoro. È successo a una dipendente di un’impresa edile grossetana, che è stata poi assistita dalla Cgil Grosseto e dall’avvocato Carlo De Martis. Era stata assunta nel giugno di due anni fa, senza che le fosse stato fatto firmare il contratto. In seguito ha scoperto di essere stata assunta part-time per otto ore settimanali, quando invece lavorava a tempo pieno. Fino allo scorso agosto, quando ha ricevuto quelle poche righe su whatsapp con le quali veniva licenziata. Il giudice ha così stabilito che si tratta di un licenziamento nullo in quanto non è stato rispettato il diritto della lavoratrice a difendersi. L’azienda è stata condannata a rimettere la donna in servizio, ma quest’ultima – temendo che al ritorno avrebbe potuto trovare un ambiente ostile – ha scelto un’indennità sostitutiva, che ammonta a 15 mensilità, oltre a quelle non corrisposte sulla base dell’orario effettivamente lavorato.
Maggiori informazioni nelle prossime edizioni del tg9.