CHIUSI – Lo scorso 17 maggio si è verificato in Toscana, il primo caso di suicidio medicalmente assistito dopo l’approvazione della legge regionale sul fine vita, che regola tempi e modalità di accesso al trattamento. Daniele Pieroni, 64enne scrittore e musicista residente a Chiusi, affetto dal 2008 dal morbo di Parkinson e da una grave disfagia, ha scelto consapevolmente di porre fine alla propria vita, autosomministrandosi il farmaco letale nella sua abitazione. La notizia, diffusa dall’associazione Coscioni, ha suscitato numerose reazioni nel mondo politico e religioso, riaprendo il dibattito nazionale sul diritto al fine vita e sulle norme esistenti.
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