La Corte costituzionale, con la sentenza numero 89, depositata oggi, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcuni articoli della legge della Regione Toscana numero 30 del 2024, in quanto incidenti sull’assetto concorrenziale del mercato balneare. Le disposizioni regionali, impugnate dal Presidente del Consiglio dei ministri, prevedevano specifici criteri in base ai quali svolgere le procedure selettive per l’affidamento delle concessioni demaniali marittime, fra cui, in particolare, un criterio di premialità per la valutazione dei concorrenti nonché modalità per la determinazione di un indennizzo a favore del concessionario uscente. Il governatore Giani e l’assessore Marras accettano la decisione, ma criticano il ritardo della normativa nazionale: “politicamente non possiamo che osservare un’altra volta quanto questa materia sia stata usata soltanto a fini elettorali, senza mai entrare davvero dentro nel merito”.
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